Vorrei imparare a giocare di ruolo!

Questa settimana andrò in ludoteca, mi avvicinerò ad uno dei tavoli e dirò :

Vorrei imparare a giocare di ruolo…

Magic!

E da questa affermazione, fatta da una amica nella lontana isola di Britannia, che mi è giunta la necessità di chiarire qualche punto a chi proprio nulla sa di questo mondo.

Il gioco di ruolo nasce negli anni 70-80 evolvendosi dai Wargame, giochi in cui si muovevano in uno scenario di guerra miniature simboleggianti vari tipi di unità.

Giocando a fare scontrare l esercito napoleonico con quello prussiano ad esempio, con truppe aventi i propri valori e tiri di dadi per determinare i risultati degli scontri.

Si passò poi a muovere una sola miniatura, rappresentante il proprio personaggio, in un ambientazione chiamata dungeon, un luogo chiuso e labirintico, come delle grotte o il maniero di un signore malvagio, ricco di stanze, mostri da sconfiggere e tesori da recuperare.

L’ambientazione tipica dei primi GDR (giochi di ruolo) era fantasy, per fare un esempio si poteva trovare una compagnia composta da un chierico umano, un elfo mago e un nano guerriero, impegnati nello sconfiggere l oscuro signore e la sua armata di non morti, che si trovava nelle profondità del monte darkmull.

Il GDR che diede vita a tutto è “Dungeons and Dragons”, tuttora ancora il più famoso e diffuso.

Negli anni poi il genere esplose, arricchendosi di nuovi regolamenti e meccaniche, e soprattutto ambientazioni.

Pirati, avventure spaziali, ninja, ambientazioni storiche e distopiche.

Si creò nel tempo una vera e propria teoria dei GDR, e la creazioni di nuovi filoni più “narrativi”, che si discostavano da giochi come D&D (Dungeons and Dragons) con meccaniche più rigide e improntate alla gestione del combattimento.

Ma un gioco di ruolo in genere ha queste caratteristiche:

  1. Un giocatore ricopre il ruolo di master (dungeon master o game master a seconda dei giochi). Il suo compito è gestire gli elementi dell’ ambientazione, descrivere i risultati delle azioni dei personaggi giocanti (mossi dagli altri giocatori) e interpretare i personaggi non giocanti, ovvero tutti i personaggi che i giocatori potrebbero incontrare in questo mondo di gioco.
  2. I giocatori muovono e interpretano un singolo personaggio, narrando in prima o terza persona le sue azioni.
  3. Nessuno vince o perde, non è un gioco convenzionale, il master deve mettere delle difficoltà sulla strada degli eroi, ma il suo scopo non è ucciderli o farli fallire in alcun modo. Lo scopo è divertirsi nel superare sfide, esplorare mondi e raccontare storie.

Ci sarebbe ancora molto di cui parlare, ma vista la vastità dell’ argomento lascio spazio ai commenti.

Come ultima cosa lascio degli esempi di GDR per capire meglio quello scritto sopra (non sono per forza i migliori, cosa che dipende molto dai gusti personali).

Dungeon and Dragons

Avventure in prima serata

Sine requie

Infine il film “The gamers”, un mediometraggio amatoriale diventato cult, che rende bene l idea dello spirito del gioco di ruolo.

6 pensieri riguardo “Vorrei imparare a giocare di ruolo!”

  1. Scherzi a parte, se lo vuoi paragonare ad un videogioco pensa a world of Warcraft.

    I videogiochi GDR, prendono appunto il nome dai loro avi cartacei.

    Ma ancora non rende l idea nella sua interezza, ma è normale, il gioco di ruolo è così particolare che va visto, ti consiglio di vedere almeno i primi minuti del video in fondo articolo per capire al meglio.

    Grazie per il commento 😆

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  2. Ahaha Ciao Penny, vedo che continui a produrre materiale di qualità, si diciamo che sono stato (sono) impegnato , ma sto cercando di tornare, approfittando della scoperta della app di WordPress

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