La teoria del tutto – Recensione

Vale la pena vederlo? (in 4 righe)

Il film è magistralmente girato, l’interpretazione dei protagonisti è eccezionale, Redmayne/Hawking in primis con la sua trasformazione fisica. Ancora non si è giunti ad unica equazione fisica che spieghi le forze fondamentali, ma certamente lo si è fatto con questo film.

Recensione

Il film è diventato famoso per aver lanciato Redmayne, che in questo film porta una straordinaria (triste) evoluzione fisica della malattia di Hawking.

Allo stesso livello l’interpretazione della tormentata moglie di Hawking, sempre credibile nella sua parte.

Il film ovviamente non parla di fisica, a malapena accenna alle teorie sviluppate dal fisico, e quasi sempre queste vengono narrate in chiave letteraria legandole a doppio filo nella loro rappresentazione filosofica, alle vicende del protagonista e in più generale dell’ essere umano.

Essendo tratta da una storia vera difficilmente potrebbe peccare di mancanza di autenticità, è triste realizzarlo, ma è dannatamente realistico come l’amore della moglie si esaurisca negli anni, sotto al peso delle incombenze terrene e giornaliere che la coppia deve affrontare.

L’umanità appare così fragile quando Jane (La moglie) si invaghisce di Jonathan (Il pianista) anche lui dopo aver perso la moglie un anno prima.

C’è solo da immaginare cosa possa aver realmente affrontato in quei momenti.

Jane non è persona cattiva, non ci sono buoni nella storia, è solo quello che è successo, e come dice Hawking nel film “Andrà tutto bene”.

è uno dei più bei film sui rapporti umani e sull’amore che abbia mai visto, la fisica fa solo da sfondo, e Hawking è inaspettatamente un coprotagonista nella storia, per gran parte del film ho avuto la sensazione che la tematica fosse di quanto una donna possa cambiare la vita ad un uomo, e di quanta forza possa dimostrare nel sostenere il proprio amore davanti anche a sfide così grandi.

Non abbiamo ancora un elegante equazione unica che spieghi il tutto, ma al momento per affrontare le difficoltà di tutti i giorni e le sfida più impegnative possiamo affidarci all’unica teoria del tutto che abbiamo, quella che abbatte i confini e ci unisce, e che la moglie di Hawking nella sua istintualità aveva compreso fin dall’inizio.

3 pensieri riguardo “La teoria del tutto – Recensione”

  1. Grazie per il commento Mily,

    Si è davvero un bel film, migliore di come me lo aspettassi, o quanto meno diverso.

    Se ti è piaciuto questo vorrei consigliarti il lato positivo e the Lobster come film sull’amore e l’umanità in genere, uno molto positivo, l’altro più crudo, ma entrambi potrebbero piacerti.

    Piace a 1 persona

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