Commandos behind enemy lines – recensione

Commandos è un classico degli strategici in tempo reale, in cui vi troverete a manovrare un manipolo di soldati scelti durante la seconda guerra mondiale, un capostipite del genere.

Voto: 9

Pro

  • Difficile
  • Ambientazione
  • Filmati storici
  • Voce narrante

Contro

  • Difficile

Sono tempi duri

1940, in Europa le cose non hanno preso una bella piega, la guerra è iniziata e l’avanzata di Hitler sembra inarrestabile, le truppe regolamentari non sembrano riuscire a porre freno alla sua espansione militare, e mentre i generali cercano di capire il da farsi, un navigato colonnello mette insieme un manipolo di uomini scelti da diversi corpi di appartenenza, a formare il Commando, con l’obbiettivo di penetrare segretamente dietro le linee nemiche e colpire in punti vitali il nemico, facendo saltare centrali di comunicazione, linee di rifornimento, assassinando gerarchi nazisti e liberando prigionieri, dando così una svolta all’andamento della guerra.

La storia come la avremmo voluta a scuola

Aldilà del gameplay, le 20 missioni sono introdotte e intervallate da filmati originali e descrizioni dell’andamento della situazione geopolitica e della guerra in quegli anni, la qualità di questi “Inserti” è notevole, aumentando l’immersività del gioco e probabilmente ispirando un po’ di sana curiosità su questo triste periodo storico.

Un elogio al doppiatore del colonnello, che con la sua voce narrante, vi farà innamorare di questo gioco.

Dentro e fuori senza perdite

La struttura base delle vostre incursioni sarà una ben pianificata azione, che dovrà essere realizzata sul campo tramite le vostre capacità di adattamento e inventiva, e la successiva estrazione o fuga con tutti gli uomini del commando incolumi, non ci sono perdite accettabili!

Che si tratti di far saltare un ponte o dei pozzi petroliferi in Africa, la missioni avranno sempre più modalità di approccio e soluzione, starà a voi trovare una di queste vie, perché l’importante è il risultato.

Prima di una missione il colonnello vi informerà sulla situazione con un briefing tattico, ma poi sul campo starà a voi il da farsi.

Ogni membro del commando avrà delle capacità specifiche, spesso uniche, vi faccio qualche esempio:

  • Berretto verde: Puo’ spostare i cadaveri e arrampicarsi su costoni rocciosi e muri
  • Marine: L’unico a poter immergersi in tuta da sommozzatore, e in grado di usare le barche
  • Pilota: In grado di usare mezzi pesanti contro i nemici e le loro artiglierie
  • Spia: Con un uniforme puo’ farsi passare per ufficiale nazista e uccidere con una siringa di veleno
  • Geniere: Bombe a mano e gestione esplosivi
  • Cecchino: Fucile di precisione

Questi sono solo accenni, le capacità dei vostri commando sono ben più numerose, ma vi fanno capire come il gioco sia improntato sulla capacità di utilizzo delle risorse umane a vostra disposizione.

Davvero?

Una cosa che dovrete accettare è il fatto che molte azioni “comuni” non lo siano per i vostri commando, ad esempio solo la spia e il berretto verde potranno spostare cadaveri ( e solo il berretto verde nasconderli nei barili), oppure solo il pilota saprà guidare un auto o un camion.

Queste forzature fanno in modo che siano esaltate le differenze dei vostri uomini e contribuiscano a creare un solido gioco di strategia, ricordandoci che è un RTS e non un simulativo.

Play hard, win hard

Commandos si presenta con un livello di difficoltà unico, e devo dire abbastanza difficile, dovrete essere pazienti e facili al salvataggio rapido, in modo da correre ai ripari in seguito ad una scelta sbagliata, questa modalità try and reload è molto vecchia scuola, ma devo dire che funziona, in quanto al termine di ogni missione si sentirete giustamente appagati.

Sarà però difficile raggiungere i massimi ranghi militari, tramite i meriti di missione dati per ogni missione, personalmente ho terminato il gioco con il grado di capitano ben lontano di quello di generale (presumibilmente il più alto), voi saprete fare di meglio?

Grafica

Commandos supporta una risoluzione massima di 1024×768, è quindi una proporzione di 4:3 , assicuratevi si mantenere le proporzioni se avete un 16:9 per evitare un effetto allargato dell’immagine, qui una mia guida a proposito.

A chi lo consiglio

Agli amanti degli strategici e agli appassionati della seconda guerra mondiale.

Se siete dei neofiti e la difficoltà non vi spaventa, è un buon gioco da provare, in quanto è uno dei grandi classici del videogame.

Lo trovare in italiano su gog

3 pensieri riguardo “Commandos behind enemy lines – recensione”

  1. Ho perso mesi di vita e diottrie su Commandos! Ricordo un’estate a casa di amici per tre settimane che passavamo le serate (ovvero fino alle 5 di mattina) a giocarci!!! Che super ricordi…:’)

    Piace a 1 persona

  2. Grazie per la testimonianza XD

    In effetti, questo è stato per molti, uno di quei videogiochi che hanno lasciato il segno, sono cose belle da ricordare 🙂

    "Mi piace"

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