Uscito poche settimane fa, il secondo film più visto su Netflix ha ricevuto il responso di internet
Critica
Rotten Tomatoes , solo il 54% dei critici lo promuove
Metacritic, gli assegna un voto medio di 49/100
Pubblico
Rotten Tomatoes, il 78% del pubblico lo promuove
IMDB , voto medio 7,3
Le riflessioni (with spoiler)
Partiamo dalla critica, il film viene bocciato pienamente, a mio parere un eccessiva stroncatura.
Il film non sarà un capolavoro, non è certo perfetto ma demolirlo così è da sconsiderati a mio avviso.
La stessa critica come spesso accade appare arteriosclerotica, si passa da un 3 dato da Variety ad un 8 dato dall’Empire.
Una così ampia variazione me lo aspetterei dal pubblico, che vota forse su principi personali, di gusto o anche di pregiudizio, ma da dei critici, che dovrebbero avere una certa formazione, una certa “oggettività” non la capisco.
é come se andassi da due dottori e uno mi desse 3 mesi di vita mentre l’altro una pomata contro le irritazioni, capite che c’è qualcosa che non va.
Ma non è solo la critica americana ad essersi espresso negativamente sul film, anche in Italia testate e blogger , seppur in misura ponderata lo hanno descritto negativamente.
Prima ancora di guardarlo con amici, mi sono arrivate testimonianze negative sul film, tanto che è stato quasi scartato in fase di selezione film della serata.
Fortunatamente non si è trovata un alternativa valida e ce lo si è guardati.
Parere personale
Il film non è certo un capolavoro, “La grande scommessa” film dello stesso regista pare essere migliore, anche se forse è l’argomento ad essere più immediato, o forse perché presentava dei cattivi che fanno sempre bene alla narrazione, al contrario di questo film in cui non si risparmia nessuno, nemmeno i protagonisti.
Inoltre è un po’ troppo lungo, 20 minuti potevano essere tagliati, il personaggio di Timothée Chamalet non inserito, capisco che sia stato messo per rappresentare la gioventù rassegnata a cui è stato rubato il futuro, ma per come è stato scritto sa di incastro forzato.
Persino alla fine passa i suoi ultimi momenti con la famiglia Di Caprio, sebbene si siano conosciuti 5 minuti prima, va bene che è la fine del mondo e quindi si è anche più aperti, ma non ha una famiglia?
Nonostante queste stonature e filler, il film scorre molto veloce ma non risulta per nulla originale e sorprendente, non per colpa del film, ma semplicemente perché se avete un po’ di senso critico nella vita, avrete avuto una sensazione di dejavù continuo.
Il film fotografa pienamente il nostro tempo, sopratutto in era COVID.
Qualche mio collega l’ha definito banale, non sono d’accordo, ma capisco perché lo possa sembrare.
Più che banale lo definirei scontato, ma il punto è proprio questo, se c’è bisogno di un film che fotografi queste situazioni, questi personaggi, questi stereotipi in questa maniera così “banale”, allora il problema è molto grosso, un enorme benda sugli occhi di tutti.
Come diceva V “Se cercate un colpevole non c’è che da guardarvi alla specchio”.
Tutto ciò però nasconde un pericolo, si possono avere due reazioni a seguito della visione, il rifiuto di essere rappresentati in quella maniera e rimanere in qualche modo offesi dalla superficialità della descrizione o provare un senso di superiorità alla “ma guarda che idioti gli umani” , tutti gli altri ovviamente.
In effetti inAmerica i detrattori criticano quest’ultimo approccio, sottolineando come sia una film “Democractico” che voglia far sentire superiore lo spettatore a spese degli stupidi “Conservatori”.
Il rischio in effetti c’è, a inizio film si mostrano le foto del presidente con Clinton e altri leader di sinistra, ma non è sufficiente, la presidente è chiaramente Trump (vedi il riferimento del figlio al troppo sexy che se non fosse sua madre se la farebbe, semicitazione di un affermazione di Trump sulla figlia).
L’impianto politico di potere è chiaramente di destra, questo scopre il fianco alle critiche di partigianeria politica del film.
Non è infatti sufficiente il personaggio della dottoranda a rappresentare l’altra ala politica, perché sebbene mostri dei difetti, quello più grande, “buoni propositi ma scarsi risultati” non viene percepito come tale, alla fine sarà sempre l’eroina stramba che comunque ci ha provato ed non è stata ascoltata.
Insomma la critica sembra rivolta alla stupidità e avidità della destra, poco all’incapacità della sinistra, volendo fare un discorso politico, da qui immagino le recensioni negative in America.
Dal lato umano nulla da dire, ci sono quasi tutti i tipi di reazioni possili, persino il personaggio di DiCaprio alla fine perde il senso della questione e si fa trascinare in un vortice di cose che lo allontanano dalla sua famiglia, da quel punto di vista promosso.
Ma non è un film sul covid
Nonostante il discorso si adatti bene anche alla situazione COVID, classe politica inadeguata, scienza non ascoltata, decisioni di pancia , avidità, stupidità e ignoranza della popolazione etc
Il film è nato come ambientalista, si parla di crisi climatica e non di covid, questa cosa va ricordata perché ci possono essere piccole differenze nell’interpretare il film, e sopratutto se avete pensato alla cometa come metafora del COVID siete caduti in una delle dinamiche discusse dal film stesso, la corta attenzione del pubblico al problema climatico.
D’altronde era Maryl Streep che diceva che prendevano in considerazione seriamente la cosa, ma ridimensionandola , parlando di come ogni giorno ci fosse una fine del mondo.
Purtroppo siamo una società basata sulla crisi, dimenticandoci che i problemi son molti e molto complessi e che esiste una sola soluzione ad essi, un continuo e serio lavoro professionale per risolverli, cosa che però richiede un alto livello di fiducia nella società e verso le istituzioni , in quanto ogni singola persona non puo’ comprendere o affrontarli tutti, un po’ come non ci si puo’ curare da soli, costruire da soli il proprio impianto idraulico, scriversi da soli il proprio sistema operativo etc, quindi ci si deve fidare del lavoro degli altri, professionisti pagati per affrontare quelle problematiche.
Il finale
Mi sono chiesto per quasi tutto il film come l’avrebbero chiuso, non era una cosa facile, un happy ending sarebbe stato terribile, ma davvero possibile uccidere tutti?
Beh, a quanto pare si, ma è il come che è stato fatto magistralmente, qualcosa di familiare, scontato, a volte fastidioso, mi chiedo se non fosse stato meglio chiudere così e basta, senza la scena post-credits, troppa paura di lasciare lo spettatore con l’amaro in bocca?
Lo spettatore deve uscire dalla sala sorridente ricordando la bella esperienza per consigliare il film?
Ma come?! Abbiamo detto per tutto il film che non è per forza necessario sempre indorare la pillola, rendere più leggere certe questioni (scena al programma mattutino a cui partecipavano gli scienziati) e adesso per alleggerirmi il finale mi mettete una scenetta?
In definitiva è un film che consiglio , bello ritmato divertente e con un messaggio che passa, non esente da difetti, come voto sintetico direi un 7-7,5, ma ancora non capendo perché sia stato così polarizzante nei giudizi.
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Ultimamente sto trovando la critica cinematografica sempre meno affidabile, soprattutto quella su Rotten Tomatoes (che, piccola parentesi, essendo di proprietà della Warner ha gli apprezzamenti sballati per qualsiasi prodotto della Warner o di case che ad essa afferiscono, basta guardare i rating dei critici sulle serie dell’Arrowverse prodotte dalla “The CW” che sono per la maggior parte inguardabili e imbarazzanti per l’umanità e hanno un’approvazione dalla critica superiore all’80 o anche al 90%, per esempio, seconda stagione di Batwoman, critica 85%, pubblico 19%).
Per il resto concordo con la tua analisi, quello che ho notato dall’esperienza personale è che il film è piaciuto a chi ne ha colto la critica sociale e l’ironia fatta su episodi accaduti realmente (per questo c’è l’effetto deja vu come dicevi tu), mentre non è piaciuto a chi, magari meno attento all’ambiente politico/sociale americano, non ne ha colto le citazioni, oppure a chi vedendosi rappresentato come un idiota non ha apprezzato (invece di ringraziare il film per avergli fatto notare di essere un idiota, cosa che purtroppo non poteva cmq capire in virtù del fatto di essere un idiota).
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Rotten tomatoes è troppo americano per la platea che vota, se cerchi film italiani per esempio spesso non ci sono o sono N/D, questo già di per sè inficia il voto, è troppo regionale.
Detto questo la critica in generale come voti lascia il tempo che trova, meglio trovarsi il critico con cui si è più o meno in linea e seguire i suoi consigli piuttosto.
Cmq il film è satirico, volutamente esagerato, forse è anche per questo non è stato accolto da tutti molto bene, diversamente da altri generi, la satira non porta sul piatto nulla di nuovo, ma esagera quello che è già conosciuto.
A parte questo per me +1 per Netflix, che poi si dice che fa sempre film brutti poverina.
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