Grandi eventi della seconda guerra mondiale a colori

“La seconda guerra mondiale a colori” è una serie documentaristica di 10 episodi che tratta diversi episodi della seconda guerra mondiale

  1. La guerra lampo
  2. La battaglia di Inghilterra
  3. Pearl Harbour
  4. La battaglia delle Midway
  5. L’assedio di Stalingrado
  6. Lo sbarco in Normandia
  7. L’offensiva delle Ardenne
  8. Il bombardamento di Dresda
  9. La liberazione di Buchenwald
  10. Hiroshima

Inizialmente avevo un po’ di ritrosia nell’incominciare a vederla, avevo paura di trovarmi di fronte a materiale già noto, ma mi sbagliavo e non posso non consigliarvi questa serie.

Facendo qualche spoiler elencherò alcuni dei fatti che mi hanno colpito, ma ce ne sono talmente tanti che non vi rovinerò di certo la visione.

La maggior parte della fanteria tedesca non era meccanizzata, sebbene i tedeschi fossero famosi e temuti per le divisioni panzer, la maggior parte dell’esercito si muoveva con carri e cavalli, l’esercito tedesco era molto meno aggiornato rispetto a quello francese e inglese.

L’inghiletra riuscì a resistere agli attacchi tedeschi della Luftwaffe grazie al sistema Dowding, ideato dall’omonino comandante della RAF, ed era all’epoca il più avanzato sistema di intercettazione radar mai visto.

L’attacco di Pearl Harbour neutralizzò quasi del tutto le forze navali statunitensi nel pacifico, per fortuna si salvarono delle navi in missione in quel momento, il proseguo della guerra fino alla svolta delle Midway è stato un qualcosa di cinematografico se non fosse per le tragiche perdite.

L assedio di Stalingrado fu qualcosa di non tatticamente necessario e voluto direttamente da Hitler, di contro Stalin si impuntò e decise che la città non doveva cadere, tanto da bloccare ogni tentativo di ritirata, le truppe dovevano combattere fino alla morte, uno scontro di principio.

A parte le immagini dello sbarco in Normandia conosciute da tutti, meno noto è l’intera operazione di depistaggio che seguì i mesi precedenti, di quella che era una colossale invasione difficile da “nascondere”.

L’offensiva delle Ardenne fu un tentativo disperato di Hitler di capovolgere la guerra, un suicidio che quasi riuscì, si scopre però che Hitler non era molto lucido in quel periodo, in quanto il suo medico personale lo curava ogni mattina con un “ricostituente” a base di cocaina ed eroina (e io che mi limito alle vitamine).

Il bombardamento di Dresda fu talmente violento da scatenare fiamme che fusero la pietra, una tempesta di fuoco nel senso letterale, il pretesto militare di distruggere la ferrovia come snodo strategico è stata in seguito criticata, in quanto la città era di fatti indifesa e riconosciuta più che altro come centro culturale.

Buchenwald è stato teatro di uno dei più grandi campi di concentramento nazisti, interessante come nella puntata si affronti l’argomento della consapevolezza e del tacito assenso della popolazione civile.

Hiroshima è famosa per la bomba, quello che è interessante scoprire è quanto il regime dittatoriale militare giapponese fosse crudele verso la sua stessa popolazione nel suo modo di pensare e di agire.

Riflessione libera

Se sorvoliamo alcuni momenti in cui rimaniamo affascinati dall’ingegno e dall’audacia delle persone in alcuni degli episodi riportati, di puntata in puntata non potevo che non chiedermi come potessero aver funzionato le meccaniche che hanno portato ad una simile distruzione e sopratutto sul come e quando si ripeteranno in futuro.

La Germania versava in una brutta situazione dopo la prima guerra mondiale e su quella situazione fece leva Hitler e il partito nazista.

Quello che fa specie è la continua assenza nel corso degli anni di un opposizione interna e di una maggioranza che dicesse no.

Sicuramente ci sarà stato in quegli anni qualcuno che abbia provato ad opporsi a vari livelli, ma la maggioranza dove era?

Perché un intero popolo ha accettato quel cammino? Certamente all inizio per un tornaconto personale e poi superata una certa linea sarà stato difficile tornare indietro.

Lo spirito iniziale sarà stato cercare un modo per risollevare la nazione è far star meglio il popolo tedesco e l’opzione “fisica” era un’opzione come tante, l’umanità ha sempre fatto guerre, che sono uno strumento sempre pronto alla mano e l’800 non era così lontano.

Quello che a me terrorizza è che ha un certo punto le persone si siano rese conto dell’orrore, ma che abbiano fatto finta di nulla, che il sistema comunque sia andato avanti, perché quando tutti hanno un ruolo, il dismetterlo da parte di un singolo è subito punito, in maniera sistematica e immediata dalla collettività vicina, senza pensare, senza riflettere, perché ella ha a sua volta il proprio ruolo da compiere.

Questo meccanismo mi pare di notarlo ovunque ci sia un organizzazione umana, la necessità di creare un meccanismo in cui ognuno abbia un ruolo è certamente efficiente, ma a quale costo sul libero arbitrio individuale? Sacrifichiamo così facilmente il nostro diritto di autoaffermazione?

Le cose sono sempre molto complicate, capisco che tutti non abbiano idea di cosa fare e che ognuno cerchi di fare quello che puo’ o che crede giusto, ma come mai quello che si fa spesso va a scapito di altri?

2 pensieri riguardo “Grandi eventi della seconda guerra mondiale a colori”

  1. Per la riflessione filosofica, credo che tutti cerchino sempre di fare quello che ritengono giusto, nella vita a differenza dei B-movie i cattivi non sanno di essere i cattivi, è tutta una questione di punti di vista. Secondo me il grande male risiede nell’ignoranza, è questa che poi porta a tutti i pensieri di merda del tipo “noi siamo meglio di loro quindi dobbiamo sterminarli” e queste cose le si può combattere solo con la cultura ed è possibile farlo solo durante l’infanzia e l’adolescenza, una volta che un adulto è una testa di cazzo, è molto raro che sia recuperabile.
    Detto questo, la serie sembra molto interessante, la guarderò.

    Piace a 1 persona

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